Come scegliere un hosting per WordPress

L’hosting è la casa del tuo sito web, e scegliere quello giusto può essere complicata, visto il numero di Hosting Provider presenti sul mercato.

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Molte persone (sottoscritto compreso) si sono scontrate o si scontrano con il dover scegliere l’hosting migliore. Quindi iniziano le ricerche, ma si ritrovano in poco tempo ad avere una lista di decine di hosting, tutti validi, tra cui scegliere. Quindi, come si fa?

Partiamo dal presupposto che esistono molti hosting di ottima qualità, ma non ne esiste uno migliore in assoluto. Ogni hosting ha pregi e difetti, e ognuno deve trovare l’hosting perfetto per le proprie esigente.

In questo articolo ti spiego come io scelgo un hosting, e ti do qualche consiglio sugli hosting da provare. Cominciamo!

Quanto spendere per un hosting

Quello che faccio per valutare un hosting a colpo d’occhio è rapportare il costo allo spazio. Più spazio si ha a costo minore, peggiore sarà l’hosting. Lo spazio messo a disposizione spesso frega i neofiti: se vediamo che un hosting offre 5Gb di spazio pensiamo sia pochissimo (il mio computer ha un SSD da 256Gb e ci sto stretto, come vivo con 5Gb?), ma per un sito web il rapporto di misura è diverso. Un sito vetrina tradizionale può occupare meno di 1Gb. Si supera questo livello principalmente per blog o e-commerce di grandi dimensioni.

In linea generale un buon hosting nel 2025 per ospitare un sito web ad uso privato o professionaleparte da 30€ per 5Gb di spazio.

Questo non è l’unico parametro da tenere in considerazione e non è un valore assoluto su cui basarsi. Il prezzo è un indicatore istantaneo. Se un hosting per 30€ al mese offre 30Gb di spazio e una marea di caselle mail disponibili, probabilmente o i servizi compresi sono limitati e la qualità del server su cui andranno ad ospitare il sito sarà di bassa qualità. Meglio investire su altro.

Quindi, se il tuo progetto ha finiti professionali e commerciali, non scendere sotto queste cifre. Se invece parliamo di un lavoro amatoriale o di test e l’obiettivo è spendere il meno possibile, allora possiamo parlarne. Lo farò qualche riga sotto.

Qual è lo scopo del sito

A cosa ti serve un hosting? È un progetto personale, stai sperimentando oppure stai avviando un business? In generale, quando si fanno delle scelte, ci si dimentica qual è l’obiettivo, il che cambia le cose.

Progetto personale

Se vuoi aprire un blog in cui parlare delle tue ricette di cucina da condividere con gli amici, oppure mostrare i progetti arduino che crei con le tue mani, ma senza nessuna velleità di creare un business, allora puoi orientarti anche su un hosting economico. Magari non avrà le prestazioni migliori del mondo, e l’assistenza non risponderà in 10 minuti, ma ti da tanto spazio di archiviazione risparmi qualche soldo che, per un sito che non ha l’obiettivo di guadagnare, non è affatto male.

Creazione di un business

Stai creando il sito della tua attività commerciale. Hai bisogno di qualcosa che funzioni bene, che sia veloce e che non dia problemi. In questo caso appoggiarsi ad un hosting di qualità può fare la differenza e toglierti un sacco di problemi. Iniziare risparmiando 20€ sul conto dell’hosting potrebbe costarti molto di più.

Hosting e dominio

Esistono principalmente due tipi di hosting: l’hosting condiviso o l’hosting dedicato. Qualche hosting provider offre anche hosting semidedicati, ma questa è un’altra storia.

Hosting condiviso o dedicato

L’hosting condiviso è quello che viene utilizzato nella maggior parte dei siti. Il tuo sito web viene ospitato su un server all’interno del quale sono presenti altri siti. Diciamo che è come prendere un appartamento in affitto in una palazzina. I prezzi variano dalle poche decine di euro l’anno a qualche centinaia di euro, e sono adatti ad ospitare anche e-commerce di medie e grandi dimensioni con migliaia di visite al mese..

L’hosting dedicato o, come viene definito in maniera corretta dai vari provider server dedicato, è un singolo server che viene messo a disposizione per il tuo sito. In questo caso non hai affittato un solo appartamento, ma l’intera palazzina. Il costo è decisamente più alto ed appannaggio solo di determinate aziende: i prezzi di partenza sono di circa 500/1000€ l’anno, oltre al sistemista che dovrai avere per gestire tutto il sistema.

Immagine dei server in un data center

Per farti qualche esempio, gli hosting dedicati di Serverplan partono da 996€/anno, mentre i server dedicati di Netsons partono da 650€/anno e arrivano fino al costo di una City Car.

È inutile dilungarsi troppo: se hai bisogno di un server dedicato il tuo sistemista di riferimento te l’ha già detto. In tutti gli altri casi probabilmente non ne hai bisogno.

Dominio con lo stesso provider

Hosting e dominio sono due cose differenti. L’hosting è lo spazio fisico dove risiede il tuo sito, mentre il dominio è il “nome comune” del sito. www.matteotartero.it è il nome a dominio del mio sito web.

Tutti gli hosting provider, con l’acquisto dell’hosting, forniscono anche il servizio di acqisto del dominio. Il costo dipende dalle politiche commerciali del singolo operatore: alcuni includono il costo del dominio .it o .com per sempre, altri lo regalano solo il primo anno, altri ancora lo includono solo con la fatturazione annuale. In generale, salvo particolari casi, il costo del dominio è basso. Si parla di 10 o 20€ l’anno.

Generalmente non sono presenti vincoli nell’acquistare un dominio con un provider diverso da quello dell’hosting. Per le stensioni comunico .it o .com, il risparmio non è detto che ci sia e, se c’è, è probabile che non valga lo sbattimento di dover collegare il tutto. Quindi, se vuoi un dominio .it o .com (ma anche .eu, .net, .biz ecc.), acquista il dominio con l’hosting e vivi sonni tranquilli.

È possibile scegliere anche estensioni particolari come ho fatto io, che hanno solo un vezzo artistico. L’estensione .me è quella del Montenegro, ma si scrive come il pronome “me” inglese. Altri usano il dominio .im (Isola di Man) che suona come l’abbreviazione “I am”, perfetta per un sito personale.

Le estensioni spesso sono usate per giocare con la semantica del dominio. Riccardo Palombo, ad esempio, per il progetto Scrivi.la ha usato l’estensione a dominio .la. L’estensione .la ufficialmente è l’estensione del Laos, ma viene usata spesso anche come estensione per “Los Angeles” o “Latin America”. Nel caso specifico Riccardo ha usato il dominio per completare la parola “scrivi” e trasformarla in “scrivila”. Dal punto di vista tecnico l’estensione .it avrebbe fatto il suo lavoro, dal punto di vista marketing e branding scrivi.la ha un’impatto ben diverso.

5 cose da guardare per scegliere un hosting

Abbiamo visto una panoramica dei costi che possiamo aspettarci e delle differenze tra hosting dedicato e condiviso, ora possiamo vedere quali sono gli altri parametri da valutare.

Il mercato mette a disposizione una quantità enorme di hosting. Se avere un mercato concorrenziale è un vantaggio sui prezzi, può diventare complicato scegliere a quale servizio affidarci. Per questo esisono 5 paremetri da valutare per la scelta di un hosting: per ogni voce proverò a spiegarti cosa tenere in considerazione e come selezionare un servizio.

I 5 parametri che uso per scegliere un hosting sono: prezzo, spazio e caratteristiche tecniche, assistenza clienti, velocità e performance e scalabilità.

  • Prezzo dell’hosting e del dominio
    Il prezzo è una delle cose principali che guardiamo per scegliere un hosting, quando in realtà dovrebbe essere una delle ultime ultime.

    Nessuno ti regala nulla. I prezzi sono più o meno allineati. Certo, ci sono delle differenze, ma la scala dei prezzi è quella. Se un hosting privider ti propome 18Gb di spazio a 15€ l’anno, e l’altro ti propone 20Gb a 250€ l’anno, non necessariamente c’è qualcuno che ti sta fregando. Semplicemente si rivolgono a persone diverse, con esigenze diverse e offorono servizi diversi.

    Quello che interessa a noi (per noi intendo tutti i proprietari di siti web) non è avere l’hosting migliore in assoluto con il prezzo più basso in assoluto, ma avere l’hosting con le caratteristiche adatte al nostro uso e con un prezzo in linea alle nostre esigenze e alle nostre tasche.

    Come detto sopra, la scala che a noi interessa per un buon hosting si aggira in un range di prezzo tra i 30€ e i 100€ l’anno. Andare a spendere di più potrebbe non portare nessuna reale utilità, spendere meno e risparmiare 10 o 15€ l’anno potrebbe portarvi più problemi che altro.


  • Caratteristiche, servizi e spazio necessario
    L’altro fattore che guardiamo subito dopo il prezzo è lo spazio che il servizio ci mette a disposizione. Siamo abituati ad avere spazi di archiviazione enormi sui dispositivi di archiviazione, e quando sentiamo che Serverplan offre 5Gb di spazio nel piano base, pensiamo che sia uno specchietto per le allodole.

    E se ti dicessi che un sito per un professionista in WordPress o per una piccola/media azienda occupa molto meno di 1Gb di spazio? Le nostre unità di misura si ridimensionano e ci rendiamo conto che il problema forse è nell’hosting che offre 80Gb di spazio per 15€ e una buccia di banana.

    Quindi tutti quelli che offrono più Gb sono dei truffatori? Assolutamente no. Per alcuni progetti, come gli e-commerce, dove potresti dover caricare molte foto prodotto (ricordati comunuque di ottimizzarle le immagini per il web), avere un po’ di spazio in più al prezzo adeguato è utile.

    Altre cose interessanti da guardare sono:
    le caselle mail disponibili: se sei un libero professionista potrebbero bastartene 1 o 2, se sei un’azienda potresti averne bisogno di molte di più;

    limite di spazio per singola casella mail: alcuni provider permettono di avere indirizzi mail senza limite, ma ogni singola casella non può superare 1Gb di spazio che, a meno di non tenere tutto sempre pulito, potrebbe riempirsi in giro di 1 anno di lavoro. Meglio pochi indirizzi, ma essere liberi nella gestione dello spazio;

    backup automatici e frequenza: fondamentali quelli giornalieri soprattutto se hai un blog, anche con meno frequenza se hai un sito con aggiornamenti meno frequenti. È comunque bene eseguire anche backup manuali ad ogni grossa modifica;

    velocità dell’hosting: per velocità dell’hosting si intende principalmente il tempo di risposta del server, cioè il tempo che il sistema ci impiega a rispondere alla richiesta dell’utente. In maniera più facile, quanto tempo impiega a caricare una pagina. La velocità è difficile da valutare perchè dipende da tanti fattori, ma a prezzi simili avremo prestazioni simili.

    C’è però una cosa che influenza significativamente la volocità di un sito e sui cui abbiamo controllo: quello che facciamo noi. Se nel tuo sito installi molto plugin per implemenare funzioni poco utili, oppure non ottimizzi le immagini, sarà difficile avere un sito veloce, anche con un hosting performante.


  • Assistenza clienti
    Avere un aiuto concreto quando qualcosa non funziona è importante. Se ho un problema, l’assistenza quanto mi supporta e quanto ci mette a risolvere un problema? Quali sono i canali a cui li posso contattare? Rispondono in breve tempo?

    L’assistenza clienti, sia con l’aiuto nella risoluzione di un problema sia nell’indicarti o spiegarti un servizio, è fondamentale. A me non interessa che mi rispondano al telefono (odio dover chiamare e stare in attesa) ma voglio porter aprire un ticket in maniera facile e avere una risposta nell’arco di 1h.

    Attenzione che l’assistenza del provider viene data sull’hosting, non sul CMS che hai installato (WordPress, Joomla o altro), sul page builder che usi o sullo snippet di codice che hai trovato online e non funziona.

    Ora vi chiederete: ok Matteo, ma come faccio a sapere se l’assistenza è buona?
    Questo è un aspetto difficile da valutare fino a quando non si prova il servizio. L’unica cosa che si può fare è leggere recensioni, seguire i consigli e…provare!


  • Recensioni online e consigli
    Le recensioni non danno un valore assoluto, ma aiutano a farsi un’idea del servizio. L’hosting che stai guardando a 4 stelle, ma quasi il 30% di recensioni negative? Mmm…sai che c’è, a prezzo simile miglior prendere quello con pochissime recensioni negative.

    Se poi se ancora indeciso, articoli come quello che stai leggendo aiutano a farsi un’idea sulla qualità degli hosting. Vanno presi come valore assoluto? Assolutamente no! Ci sono fattori molto personali che influenzano la scelta. Ad esempio io, se ho un problema, non voglio perdere tempo a chiamre il numero verde, ma aprire un ticket nell’area di assistenza e ricevere una risposta entro 30 minuti. Quindi, per me, che ci sia un numero verde da contattare oppure no, è assolutamente ininfluente. Non per tutti è così.

    E qui veniamo all’altro punto a cui nessuno può sfuggire.


  • Esperienza personale
    C’è poco da fare. L’eperienza personale è l’unica cosa che da valore certo alla qualità del servizio. Hai fatto le tue ricerche, hai letto recensioni e opinioni sui vari servizi, li hai comparati, rigirati più volte e alla fine hai trovare l’hosting giusto per te.

    Non ti resta che premere “paga” e buttarti! È vero, esistono hosting e hosting. Su alcuni è più facile imbattersi in problemi. Con altri si va quasi sul sicuro. Ma nessuno ti può garantire che il tuo sito funzionerà sempre alla perfezione (considerando che buona parte della reponsabilità ce l’hai anche tu mentre costruisci il tuo sito). E non dimenticare che l’hosting non è un contratto a vita. Se ti trovi male, l’anno successivo puoi cambiare.


A quale hosting provider affidarsi

Ti ho spiegato i parametri che uso io per scegliere un hosting. Sono abbastanza sicuro che, nonostate la guida, tu abbi ancora le idee poco chiare su quale hosting scegliere. Non preoccuparti, è normale! Ci sono centinaia di hosting, come si fa a decidere?

Mi sembrava inutile una guida in cui ti andavo a spiegare un po’ di parametri, lasciandoti comunuque nei meandri della scelta tra centinaia di azienda. Lasciarti un elenco di 5 o 6 hosting bellissimi, bravissimi e che sanno fare anche le lasagne, ma che poi hanno pacchetti molto simili che prezzi quasi uguali, avrebbe ottenuto lo stesso risultato. Perchè prendere quell’hosting, quando questo mi da le stesse cose e risparmio pure 3€?

Ecco, non era questo che volevo ottere. Gli hosting sono vari, come lo sono i casi d’uso, e non esiste un hosting in assoluto migliore deglia altri. Quelli che trovi qua sotto non sono nemmeno gli unici hosting che uso. E i casi d’uso sono innumerevoli. Ma io ci ho provato, e li ho raggruppati in alcuni caso d’uso in cui probabilmente anche tu ti puoi inserire.

Di seguito trovi i casi d’uso “classici” con abbinato l’hosting che potrebbe andare bene.

Serverplan

Serverplan offre pochi pacchetti, ma tutti estremamente a fuoco. Quello più interessante è Serverplan Starterkit. È il piano base, costa 26€/anno + IVA, comprende il dominio incluso, 5Gb di spazio (perfetti per un piccolo sito) e fino a 5 caselle mail. Assistenza impeccabile, servizio eccellente. Non a caso hanno una valutazione di 4.9 su Trustpilot. Non è un piano perfetto, anche lui ha i suoi limiti, ma è ottimo per chi inizia a costruire piccoli progetti. Se stai realizzando il tuo piccolo portale e progettando di lavorare su blog, è il piano perfetto. E trovare qualcuno che parli male di Serverplan è parecchio difficile.

Difetto, se così vogliamo chiamarlo: il piano Starterkit non ha WordPress preistallato, quindi dovrai farlo tu a mano. Per installarlo ho scritto una guida che ti aiuta a installare WordPress su Serverplan. Ci vogliono 10 minuti e impari qualcosa su come funziona WordPress. Mi verrebbe da considerarala una features!

Elenco dei piani hosting WordPress di Serverplan
Tabella dei piani hosting WordPress di Serverplan.

Netsons

Netsons è un servizio italiano con sede a Pescara che si appoggia ai server di SeeWeb, con due datacenter in Italia (Milano e Frosinone). Non la voglio tirare per le lunghe: l’assistenza è ottima, i server veloci e pacchetti pensati bene. I piani fatti meglio sono gli HOSTING SSD. Inoltre il primo anno scontano i piani del 15%.

Primo caso d’uso: devi costruire il sito web della tua attività professionale o della tua azienda, ma forse ci farai anche il blog. Non lo sai ancora. Hai in progetto di creare dei prodotti digitali da vendere, e tra qualche mese potresti dover implementare un e-commerce. Non vuoi avere problemi e hai paura che il piano base di Serverplan possa diventarti subito strettino.

Il piano perfetto per questo caso d’uso è Netsons SSD 10: costa poco più di 50€ all’anno + IVA (il primo anno fanno un po’ di sconto), ha il dominio .it incluso — ma solo con la fatturazione annuale — comprende 10 GB di spazio e offre fino a 10 caselle mail senza limite per singola casella.

È il mio pacchetto preferito che uso per molti clienti. Mi piace perchè è un hosting ben bilanciato: ha un prezzo accessibile, uno spazio che ti lascia libertà di manovra, e la qualità del servizio è ottima!

Secondo caso d’uso: un tuo cliente ti ha commessionato un e-commerce. Ti dice già che dovrà caricare centinaia di prodotti, che ha già contattato un SEO specialist per la strategia di un blog e un ADV specialist per lavorare con le pubblicità. Insomma, il cliente sa quello che vende e quello che sta facendo, e si prevede che il traffico possa crescere in maniera veloce.

In questo caso rimarrei sempre su un piano Netsons condiviso, magari il Netsons SSD30 (circa 100€ l’anno +IVA, 30GB di spazio e mail illimitate) o il Netsons 50 (la soglia di prezzo arriva a 150€ l’anno con 50GB di spazio, ma se il progetto è grosso non si hanno molte alternative).

Elenco dei piano Hosting SSD di Netsons
Tabella dei piani hosting SSD di Netsons.

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