Come indicizzare un sito web

Hai appena pubblicato il tuo sito web e, dopo qualche settimana, provi a cercarlo su Google ma non compare da nessuna parte? Non preoccuparti: è una situazione comune che dipende dal processo di indicizzazione. Capire come funziona questo meccanismo è fondamentale per chiunque voglia avere una presenza online efficace.

Cos’è l’indicizzazione e perché è importante

L’indicizzazione è il processo attraverso cui i motori di ricerca catalogano le pagine del tuo sito web nel loro database. Puoi immaginare l’indice di Google come quello di una gigantesca biblioteca: contiene informazioni su tutti i “libri” disponibili (in questo caso, le pagine web) così da poterli restituire agli utenti quando effettuano una ricerca.

Se il tuo sito non viene indicizzato, per Google semplicemente non esiste. Questo significa che nessuno potrà trovarlo attraverso i risultati di ricerca, limitando il traffico alle sole visite dirette di chi già conosce il tuo indirizzo web.

Indicizzazione vs posizionamento

È importante non confondere questi due concetti. Indicizzare un sito significa renderlo visibile nella SERP (Search Engine Result Page), indipendentemente dalla posizione raggiunta. Il posizionamento, invece, riguarda la posizione specifica che le pagine occupano nei risultati di ricerca per determinate parole chiave.

Tutti i siti vengono indicizzati (salvo quelli esclusi intenzionalmente o penalizzati), ma non tutti sono ben posizionati. L’attività volta a migliorare il posizionamento si chiama SEO (Search Engine Optimization). In sostanza, l’indicizzazione è il biglietto d’ingresso alla competizione, mentre il posizionamento determina quanto in alto ti classifichi.

Come funziona il processo di indicizzazione

Il processo si articola in tre fasi principali.

Nella prima fase, chiamata crawling, i robot dei motori di ricerca (noti anche come crawler, spider o bot) scansionano il web alla ricerca di nuove pagine. Questi software seguono i link presenti sulle pagine, scaricando e analizzando i contenuti che trovano. Googlebot, il crawler di Google, naviga costantemente la rete scoprendo nuovi siti e aggiornamenti.

Nella seconda fase, l’indicizzazione vera e propria, Google valuta se i contenuti scansionati meritano di essere inseriti nel suo indice. Il motore di ricerca analizza la pertinenza, la qualità e l’originalità dei contenuti prima di catalogarli.

Infine, nella fase di ranking, le pagine indicizzate vengono ordinate in base alla loro rilevanza rispetto alle query degli utenti, determinando così il posizionamento nei risultati di ricerca.

Come indicizzare un sito web con Google Search Console

Google Search Console è lo strumento gratuito più importante per gestire l’indicizzazione. Dopo aver verificato la proprietà del tuo sito, puoi inviare la sitemap XML (un file che elenca tutti gli URL del sito), richiedere l’indicizzazione di pagine specifiche, monitorare lo stato di indicizzazione e identificare eventuali problemi.

Verificare se la pagina è indicizzata

Esistono principalmente due metodi per vedere se la pagina è indicizzata. Il primo è usare il comdna :site. Basterà cercare nella barra di ricerca di Google:

site:www.tuodominio.it

Con questo comando, e usando l’indirizzo della home page, Google mostrerà in SERP tutti gli indirizzi del dominio che sono presenti nel suo indice. Se invece hai necessità di controllare se una singola pagina è stata indicizzata, dovrai scrivere l’indirizzo della pagina completo.

site:www.tuodominio.it/pagina-specifica

Se compare come unico risultato, la pagina è indicizzata.

Google Search Console offre una visione più dettagliata attraverso la sezione “Copertura”, dove puoi vedere quante pagine sono indicizzate e quali problemi impediscono l’indicizzazione di altre.

Per verificare se una pagina è indicizzata, puoi utilizzare la funzione “Controllo URL” inserendo l’indirizzo della pagina da verificare. Basta accedere al proprio profilo di Google Search Console, icollare l’indirizzo della pagina nella barra di ricerca e premere invio.

Google Search Console ti darà l’indicazione con una spunta verde se il sito è indicizzato correttamente, mentre se la pagina non è indicizzata, apparirà l’avvisto “L’URL non si trova su Google”.

Richiedere l’indicizzazione su Google

Ora che sappiamo che la pgina non è indicizzata, per richiedere l’indicizzazione basterà cliccare su Richesta di indicizzazione in basso a destra del box.

Dopo una mangiata di secondi, se la procedura è andata a buon fine, apparirà l’avvisto “Indicizzazione richiesta”. Non significa che ora la pagina è nell’indici di Google, ma che è stata messa in lista per essere visitata da Google nelle prossime ore.

Creare e inviare una sitemap XML

La sitemap XML è una mappa che aiuta i motori di ricerca a trovare tutte le pagine del tuo sito. È particolarmente utile per i siti nuovi che non hanno ancora molti link interni o backlink. Una volta creata, va inviata attraverso Google Search Console e Bing Webmaster Tools.

Sfruttare il protocollo IndexNow

IndexNow è un protocollo che permette di notificare istantaneamente i motori di ricerca partecipanti (come Bing) ogni volta che pubblichi o modifichi contenuti. Questo può velocizzare significativamente il processo di indicizzazione.

Ottimizzare il file robots.txt

Il file robots.txt fornisce istruzioni ai crawler su quali pagine scansionare e quali ignorare. Assicurati che non blocchi l’accesso alle pagine importanti. Le direttive “User-agent: *” e “Disallow: /” impedirebbero a tutti i crawler di accedere al sito, quindi verifica che queste non siano presenti per le sezioni che vuoi indicizzare.

Costruire una struttura di link interni

I crawler seguono i link per scoprire nuove pagine. Una buona struttura di link interni facilita la scansione completa del sito e aiuta Google a comprendere la gerarchia dei contenuti. Evita le “pagine orfane”, ovvero quelle non collegate ad altre pagine del sito.

Ottenere backlink di qualità

I link provenienti da altri siti autorevoli non solo migliorano il posizionamento, ma aiutano anche i crawler a scoprire le tue pagine. Quando un sito affidabile linka al tuo, gli spider sono più propensi a visitarti.

Problemi comuni che impediscono l’indicizzazione

Se il tuo sito non viene indicizzato, potrebbero esserci diverse cause.

I tag noindex nelle pagine comunicano esplicitamente a Google di non indicizzarle. Verifica che non siano presenti su pagine importanti controllando il codice sorgente.

I blocchi nel robots.txt potrebbero impedire ai crawler di accedere a determinate sezioni. Controlla che il file non contenga direttive “Disallow” per le pagine che vuoi indicizzare.

L’impostazione di visibilità di WordPress potrebbe essere configurata per scoraggiare l’indicizzazione. Verifica in Impostazioni > Lettura che l’opzione “Scoraggia i motori di ricerca dall’indicizzare questo sito” non sia attiva.

I contenuti di bassa qualità potrebbero non essere ritenuti degni di indicizzazione. Google è sempre più selettivo e privilegia contenuti originali, utili e ben strutturati.

I tag canonical errati potrebbero indirizzare Google verso URL sbagliati o inesistenti, causando confusione nel processo di indicizzazione.

Come NON indicizzare un sito

In alcuni casi potresti voler impedire l’indicizzazione, ad esempio durante lo sviluppo di un nuovo sito. Le opzioni includono proteggere il sito con password, modificare il robots.txt con le direttive “User-agent: *” e “Disallow: /”, oppure utilizzare l’impostazione dedicata di WordPress nella sezione Lettura. Ricorda però che queste direttive sono indicazioni che i motori di ricerca potrebbero anche ignorare: la protezione con password resta l’approccio più sicuro.

Quanto tempo ci vuole per l’indicizzazione?

Non esiste una tempistica precisa. L’indicizzazione può avvenire in poche ore o richiedere diverse settimane, a seconda di fattori come l’autorevolezza del dominio, la frequenza di aggiornamento, la presenza di backlink e la corretta configurazione tecnica. Seguendo le best practice descritte in questa guida, puoi accelerare significativamente il processo.

L’indicizzazione è solo il primo passo verso una presenza online efficace. Una volta che il tuo sito è nell’indice di Google, inizia il vero lavoro: ottimizzare contenuti e struttura per scalare le posizioni nei risultati di ricerca e raggiungere il tuo pubblico target.

Foto ritratto di Matteo Tartero

Matteo Tartero

Sono Matteo, un Web Designer Freelance con il pallino per la SEO. Aiuto liberi professionisti e aziende a costruire il proprio spazio digitale e a farsi trovare sul web.

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