Cosa sono i domini di primo, secondo e terzo livello

Il dominio di un sito internet è diviso in tre livelli: dominio di primo livello, dominio di secondo livello e dominio di serzo livello. Ogni livello ha un suo scopo e una sua funzione, ma non tutti sono obbligatori. Ad esempio un sito può esistere sia con “www” sia senza “www”. In questo articolo ti spiego meglio a cosa servono i vari livelli e quale nome scegliere.

Dominio di primo livello

Il dominio di primo livello, o estensione del dominio o TLD (Top Domain Level) è la parte finale del dominio generalmente composta da una sigla o un acronimo. Può identificare un terriotorio (ccTLD – country code top-level domain) oppure un’attività o enti governativi (gTLD – generic top-level domain). In realtà esistono centanaia di estensioni a dominio anche più fantasiose, come -design o .edu.

Le estensioni che rappresentano un territorio sono quello con la sigla del paese, come .it, .de o .co.uk, rispettivamente per indicare Italia, Germania e Regno Unito. Non esiste un obbligo di registrazione del territorio, ma è bene scegliere l’estensione più rappresentativo. Se abbiamo un sito che vende in Italia, non ha senso scegliere un estensione .fr.

Gli altri nomi a dominio sono detti generici (gTLD) e comprendono .com o .net e quelli “sponsored”, ovvero pratrocinati (sTDL – Sponsored Top Level Domain) di cui fanno parte quelli governativi come .gov e .edu. Nei domini generici ricadono anche tutti quelli “creativi” come .design, .menu ecc.

Come scegliere un dominio di primo livello

I domini generici, soprattutto il .com, non sono più strettamente legati all’attività del sito. Sarà quindi facile trovare siti .com senza intento commerciale, e non ci sono vincoli nella scelta dell’estenzione. L’estensione però ci rappresenta a livello comunicativo, è quindi giusto fare una scelta oculata.

Se il tuo sito è italiano e lavori sul mercato italiano, scegli .it o .com o .net. Se invece lavori sul mercato internazionale, meglio andare sul .com in modo da poter fare sullo stesso dominidio i le varie versioni multilingua.

A meno di non aver fatto una scelta oculata e studiata, ti sconsiglio di scegliere nomi dominio “strani” come .design, .me, .im, .cafè o simili. Se è vero che potrebbero rappresentare meglio il tuo brand, è anche vero che un utente potrebbe non fidarsi di un dominio che finisce per .me. Quindi, nel dubbio, vadi con un’estensione semplice.

Dominio di secondo livello

Il dominio di secondo livello è il nome del dominio che precede l’estensione (o dominio di primo livello) e che segue il www (o dominio di terzo livello). Nel sito www.matteotartero.it, il nome “matteotartero” è il dominio di secondo livello, “.it” è il dominio di primo livello e “www” è il dominio di terzo livello.

Come scegliere il dominidio di secondo livello

Il dominido di secondo livello è quello più rappresentativo e anche il più importante da scegliere. Va a indentificare la nostra attività e sarà quello con cui i nostri clienti ci ricorderanno e ci cercheranno.

Il nome dominio perfetto è il nome dell’azienda o nome +cognome se siamo liberi professionisti. Quando costruisco un sito web per un cliente e lo aiuto a scegliere il nome del dominio, preferisco lavorare con qualcosa di sicuro.

Come per l’estensione, anche il dominio di secondo livello può essere scelto arbitrariamente senza vincoli. Può essere una scelta sensata anche quella ti usare un nome “originale” per il sito. Un esempio molto famoso è “www.giallozafferano.it” (solo dopo è divetato un’azienda).

C’è anche la tendenza ad usare come nome dominio una parola chiave del nostro business, come www.idraulicomilano.it. Non è una scelta sbagliata in se, ma non porta vantaggi a livello SEO e comporta qualche rischio a livello di brand.

Dominio di terzo livello

Il dominio di terzo livello, anche detto sottodominio, è quello che precede il secondo livello. Se il dominio di primo e secondo livello sono necessari per identificare un sito e per far si che il dominio esista, il dominio di terzo livello non è obbligatorio.

Il dominio di terzo livello più conosciuto è il “www”. Un sito infatti può esistere con o senza “www”. La scelta di una o dell’altra versione ha solo una valenza “estetica”.

Esistono però domini di terzo livello differenti che possono avere anche una funzione strategica. Ad esempio si potrebbe decidere di inserire il blog aziendale nel sottodominio “blog.” in modo da dividerlo dal dominio principale. Se dal punto di vista strategico è una scelta che può avere un senso, bisogna essere consapevoli di quello che si fa perchè Google e gli altri motori di ricerca vedono dominio e sottodominio come due siti distinti. Quindi il sito www.blog.miosito.it sarà un sito completamente diverso e non collegato a www.miosito.it.

Spesso i domini di terzo livello vengono creati per esigenze tecniche. Come Web Designer mi capita spesso di utilizzare un dominio di terzo livello come dominio di prova per la costruzione e il testing di un sito web, o per mostrarlo ad un cliente prima che vada online sul dominio principale.

Foto ritratto di Matteo Tartero

Matteo Tartero

Sono Matteo, un Web Designer Freelance con il pallino per la SEO. Aiuto liberi professionisti e aziende a costruire il proprio spazio digitale e a farsi trovare sul web.

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